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Mille e più opportunità escursionistiche
nella provincia di Vicenza


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Fonte: il Giornale di Vicenza

Adesso si comincia a fare sul serio. E basta parlare di un "sogno". Venezia città olimpica si può fare. Non è una pia illusione, non è argomento di fantasia, campato per aria. Meglio: sospeso tra l'acqua della laguna e il cielo che sovrasta una delle più belle città del mondo. Niente affatto. La candidatura ad ospitare i giochi olimpici del 2020, frutto di una felice intuizione, è ora un progetto concreto, come richiesto dal Coni, la cui sintesi il Giornale di Vicenza propone in anteprima. Il comitato "Venezia 2020" guidato dal manager Federico Fantini, ha messo tutto nero su bianco, ha lavorato sodo, per nulla spiazzato dalla sorpresa (per i maligni, un colpo basso) targata Coni nazionale, di anticipare a febbraio 2010 la data ultima per la presentazione ufficiale del progetto di fattibilità, inizialmente prevista per giugno. Venezia ha fatto di più, dimostrando così di essere pronta al confronto con la capitale, e chiude l'anno con il botto: il master plan di un progetto olimpico che ancora più lancerebbe il Veneto nell'orbita mondiale.

Non è il dossier definitivo ma è chiaro e concreto, non mancano le sorprese positive, (il piano dice che il 50% degli impianti è già esistente) e nemmeno il coinvolgimento di Vicenza, tanto per restare alle questioni di casa nostra. Il capoluogo berico ospiterebbe partite del torneo di calcio; ma non è per niente escluso che possa diventare teatro anche per altri eventi. Staremo a vedere.

QUADRANTE OLIMPICO. Venezia è la città candidata a ospitare i Giochi e, quindi, il fulcro di tutto il progetto olimpico. Nella sua area metropolitana saranno presenti oltre il 60% delle strutture deputate a ospitare le gare, a partire dal Quadrante olimpico di Tessera. Tradotto in cifre, questo significa che a Venezia si svolgeranno manifestazioni di 24 sport olimpici (10 nel solo Quadrante), per un totale di 230 eventi che si stima coinvolgeranno quasi 7.900 atleti.

Il progetto ideato dal comitato si allarga, poi, a un'area olimpica "estesa" che includendo le province di Treviso e Padova poggia su un bacino demografico di oltre un milione di persone: la cosiddetta area metropolitana veneta.

A Padova, ad esempio, sono previste 27 manifestazioni ospitate in 4 impianti, per un totale di più di 800 atleti. 4 impianti anche a Treviso, per un totale di 44 eventi organizzati nella provincia che vedranno impegnati 1200 atleti. Il torneo di calcio, come detto, estende i Giochi a un'area ancora più estesa, coinvolgendo così Vicenza.

GLI IMPIANTI. Un dato assolutamente rilevante è che 13 dei 26 impianti previsti dal Master Plan (quindi il 50% esatto) è già esistente - in parte naturalmente da adattare alle esigenze dell'evento che si terrà tra 10 anni - e altri 6 impianti (il 23% del totale) sono già pianificati, come il Velopark di Treviso, già per altro inserito in Finanziaria nel 2008. Soltanto 7 impianti, quindi, devono essere costruiti ex novo. Altro elemento importante è la tipologia degli impianti: su 26, 17 sono permanenti e 9 sono temporanei. Si tratta, cioè, di strutture mobili concepite secondo i più moderni standard di sicurezza, che potranno essere smantellate e rimosse al termine delle manifestazioni.

TESSERA. Fulcro del Master Plan sarà il cosiddetto "Quadrante Olimpico", previsto nell'area di Tessera, alle porte della città di Venezia e sullo snodo di tutte le infrastrutture viarie (di terra, aria e mare) più importanti. Sono collocati tra l'altro il Villaggio Olimpico e lo stadio. Saranno ospitati 171 eventi di 10 diversi Sport Olimpici (a Londra 2012 saranno 7 gli Sport ospitati nell'Olympic Park) che vedranno coinvolti 5.200 atleti, circa la metà dell'intero numero dei protagonisti. È un progetto straordinario che prevede sia strutture non permanenti che permanenti. Per le strutture permanenti è già previsto un utilizzo post olimpico. Lo Stadio Olimpico, ad esempio, sarà costituito in parte da strutture mobili, tanto che da 80 mila posti verrà ridotto a 25 mila al termine dei Giochi. L'Aquacenter, concepito e costruito secondo i più moderni standard, sarà destinato a diventare un impianto pubblico-federale in grado, potenzialmente, di ospitare i Campionati Mondiali di Nuoto nel 2019, 2021 o 2023. Il Villaggio Olimpico e i due centri destinati a tv e media potranno eventualmente diventare spazi a destinazione direzionale, commerciale o espositiva.

INFRASTRUTTURE. Il Veneto è il cuore della "nuova Europa", cioè l'attuale Unione Europea composta da 27 membri: all'incrocio tra il Corridoio 5 (Lisbona-Kiev), che taglia l'Europa da est a ovest, e il Corridoio 1 (Berlino-Palermo), che congiunge Nord e Sud del continente. Venezia è raggiungibile in giornata (andata e ritorno) da un bacino di oltre 25 milioni di persone. In aereo è raggiungibile da tutte le principali città europee in meno di due ore, e il sistema aeroportuale di Venezia (coinvolgendo oltre al Marco Polo di Tessera anche gli altri aeroporti veneti) ha una capacità di oltre 15 milioni di passeggeri/anno, quasi il doppio, ad esempio, di quella di Rio de Janeiro, scelta per ospitare i Giochi del 2016. Da oggi al 2020, l'area di Venezia sarà interessata dalla costruzione di importanti infrastrutture viarie - pianificate indipendentemente dall'organizzazione dei Giochi - che renderanno il raggiungimento dell'Area Olimpica e lo spostamento all'interno della stessa molto più agevole. Il "Passante di Mestre" già c'è, ed entro il 2020 sono previste ulteriori, importanti migliorie quali: nuova stazione Tav (Alta velocità) interconnessa con il gate aeroportuale, ammodernamento di diversi tratti autostradali, rafforzamento della rete trasportistica via mare.

RICETTIVITÀ. Per poter ospitare i Giochi, il Cio richiede la disponibilità di 29 mila stanze in hotel 3-5 stelle in un raggio di 50 chilometri dal "Game Center" e altre 11 mila devono costituire una "riserva precauzionale". Venezia, cuore della prima Regione turistica d'Italia, supera ampiamente questo requisito. Nell'Area Olimpica sono infatti presenti 44.170 stanze. Di queste, oltre 41 mila sono in Provincia di Venezia e 2500 a Padova città. Oltre 720mila sono, inifine, i posti letto oggi disponibili sul territorio di tutto il Veneto. Una cosa è certa: le Olimpiadi in Veneto rappresentano una scommessa da giocare fino in fondo. E, possibilmente, da vincere.


Vicenza corre per i Giochi Olimpici

Cresce e si fa concreta la candidatura di Venezia e dell'area metropolitana del Nord Est ad ospitare le Olimpiadi del 2020. Ci crede il sindaco lagunare Massimo Cacciari. E con lui il governatore del Veneto Giancarlo Galan, il vicepresidente e assessore al Turismo regionale Franco Manzato e il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat. Venezia è una città-icona unica nel mondo e gode di una riconoscibilità universale.

Le Olimpiadi sono il più grande evento internazionale e promuovere ed organizzare i Giochi nel 2020 permetterebbe alla città e all'intera area metropolitana formata da Venezia, Padova, Vicenza, Treviso e Verona di accelerare i numerosi progetti di riqualificazione e rilancio che da anni riempiono l'agenda delle istituzioni di questo territorio. Per non parlare delle ricadute in termini di turismo che l’intera regionale, Vicenza inclusa, potrebbe avere.

La vittoria di Rio de Janeiro alla riunione del Cio a Copenaghen e la sconfitta in finale di Madrid, unica candidata europea per il 2016, sancisce così la possibilità concreta del ritorno dei Giochi estivi in Europa.

Per le imprese la sfida dei Giochi Olimpici a Venezia nel 2020 potrebbe fungere da catalizzatore di una serie di processi virtuosi in campo economico e di ripresa stessa di fiducia da parte dei consumatori, come insegnano le esperienze olimpiche pregresse.

A Vicenza nel 1555 una accolta di 21 cittadini decise di dar vita all’Accademia Olimpica. Essa volle assumere un aspetto diverso dalle precedenti accademie: insieme con i nobili entrarono infatti a comporla elementi che si distinguevano come dotti nelle lettere greche e latine o come illustri nelle arti, pur non appartenendo alla classe nobiliare.

Alla stessa maniera è stata pensata la creazione di una nuova Accademia. Uno spazio dove studenti, funzionari delle pubbliche amministrazioni , imprenditori e cittadini possano portare il proprio contributo perchè Vicenza sia Città Olimpica. Hoc opus hic labor est (Virgilio) (Motto accademia Olimpica) qui è la fatica qui è la difficoltà.

 

 

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