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Che finale, che scudetto. Una maratona che premia una Migross stellare dopo 91 minuti e 6 secondi di gioco. È Intranuovo il man of the match del terzo scudetto, il secondo consecutivo. Che battaglia, preceduta da una vigilia al veleno. Riavvolgiamo il nastro.


L'Odegar è gremito, un catino ribollente di speranze. Il Val Pusteria schiumante di rabbia per la sconfitta a tavolino che ha complicato terribilmente le cose. Non mancano gli sfottò prima del via: “ladri” urlano i pusteresi, “asini” gli asiaghesi.La partita inizia nervosa: passano 5 minuti e già in tre finiscono nella panca dei cattivi. La gara è in equilibrio fino al termine della prima frazione. Ad inizio ripresa la doccia fredda del gol pusterese segnato da Oberrauch. Ma non c'è tempo per rattristarsi, sul ribaltamento di fronte il tiro di Enrico Miglioranzi è deviato ed entra in rete. Segnale del destino? Quando Bellissimo si ritrova un disco sui gambali - senza che neanche lui sappia come - sembra di sì, ma dopo due salvataggi miracolosi il portiere capitola di nuovo su Cullen (6,58''). Il pubblico ci crede però e alza i decibel. Sul ghiaccio non si fanno complimenti. C'è lo scudetto in palio.

L'adrenalina è alle stelle. Dopo 15' del secondo tempo il disco danza davanti a Stromberg. Dentro o fuori? Il pubblico rumoreggia, asiago chiede l'instant replay ma l'occhio elettronico dice che non è gol. Peccato.Passano un paio di minuti scarsi e l'arbitro decreta un rigore per fallo su Jensen, fatto raro nell'hockey su ghiaccio, nei tempi regolari s'intende. S'incarica lo stesso glaciale Jensen: piroetta davanti a Bellissimo e gol pazzesco. È tremendamente dura ora per l'asiago. L'Odegar si scalda, un tifoso picchia contro la panchina pusterese gridando “venduto” agli arbitri.

Le forze dell'ordine intervengono e lo riportano alla ragione. La Migross alza ancora il ritmo, non c'è tempo da perdere ma Borrelli si becca la penalità. Tra le proteste generali esce anche De Marchi per doppia infrazione (2'+2'), l'Odegar s'infiamma contro i direttori di gara e piovono pure accendini e altri oggetti sul ghiaccio. Finisce così una bollente seconda frazione e l'asiago si porta al tempo finale una pesantissima eredità in fatto di minuti di penalità.È il momento più difficile, la tensione è a mille ma la Migross è viva e sfiora pure il gol. Si può provare l'ennesima rimonta di questa straordinaria stagione. Che regala mille emozioni anche in questo incredibile atto conclusivo.

Al 4'46 Jensen è punito, è l'occasione per accorciare e Vigilante fa onore al suo nome ribadendo in rete un disco che danza sulla linea: 3-2, tripudio. Vai asiago. Che partita ora, i giallorossi premono sull'acceleratore. C'è la superiorità e Vigilante chiama il sostegno del pubblico.Il momento topico a 2' dal termine: Cullen è punito, Tucker chiama il time out per preparare l'ultimo assalto. E lo prepara al meglio: Ulmer impatta quasi subito.

Bolgia Odegar e c'è pure il disco del ko che non entra per un soffio, ma sarebbe troppo. È overtime. Prima azione Migross e il disco di Intranuovo passa a 2 centimetri dalla linea e dallo scudetto. La Migross bombarda Stromberg che non cede, ma poi è Bellissimo a compiere il miracolo. Girandola di occasioni, ma serve un altro overtime.

La maratona finisce dopo 91' primi, dopo il palo di Strazzabosco Intranuovo spedisce il disco nella rete. E l'asiago in orbita. Una finale che rimarrà nella storia. Epica.

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