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Rossetto, un debutto d'argento

Lo scledense esulta: «Non credevo di poter vincere una medaglia con questi avversari» Finlandia e Danimarca. Danimarca e Finlandia. Continua a soffiare il vento del Settentrione sul Mondiale. I primi titoli iridati della settimana vicentina, quelli della prova long distance, vanno ai due paesi nordici. Ma c'è anche una grande Italia. Lo scledense Riccardo Rossetto ha conquistato l'argento tra gli Uomini Junior. Sulla direttrice Marostica - Bassano arriva la prima medaglia (di bronzo) per un'atleta italiana in un'edizione dei campionati del mondo. A portarla a casa è la donna più attesa dall'ambiente azzurro, Laura Scaravonati. La biker cremonese è partita a mezzogiorno in punto dalla piazza degli Scacchi, quando il termometro sfiorava i 40 gradi. Sui sentieri della pedemontana bassanese l'hanno raggiunta sia la veterana finlandese Ingrid Stengard, 36 anni e sei medaglie mondiali in carriera, sia la biondissima Rikke Kornvig, dominatrice della prova di qualificazione. Laura però non si è demoralizzata, ha continuato a spingere cercando scelte di percorso diverse da quelle delle avversarie per riguadagnare il terreno perso. Non è bastato. Riccardo Rossetto da Schio, non ancora ventenne, per anni ha praticato la mountain bike tradizionale e ama leggere le cartine geografiche, ma fino a due anni fa nemmeno sapeva ci fosse uno sport che univa le sue due passioni. Un amico orientista della Misquilenses lo ha invitato a una gara, così, per provare. E le sue prestazioni non sono passate inosservate ai selezionatori azzurri Bianchi e Sacchet, che, fiutato il potenziale lo hanno subito portato in nazionale. Ci hanno visto bene, perché ieri il biker scledense ha regalato all'Italia uno splendido argento tra gli uomini Junior. E i suoi margini sono ancora grandissimi, se l'anno prossimo deciderà di continuare nella categoria Elite. Meglio di lui, di circa due minuti, c'è stato solo un'atleta danese (tanto per cambiare), Andreas Proschowsky, mentre il bronzo al russo Medvedev. Dall'Europa dell'Est arriva anche l'intero podio delle Junior donne. L'oro va alla moscovita Svetlana Poverina. Classe 1993, orientista a tutto tondo (pratica anche lo sci-orienteering e la corsa orientamento), Svetlana ha vinto a Bassano il suo primo titolo iridato. Infine la categoria Men Elite, che prevedeva il percorso più lungo e massacrante: 37 chilometri con 1350 metri di dislivello. A spuntarla è stato il finnico Saarela, che ha dosato le forze nella parte iniziale, ha iniziato il forcing sulla salita della Rosina (dove ha fatto segnare il miglior intertempo, aggiudicandosi il premio speciale “Gran Moravia") e nel finale ha aumentato il ritmo, arrivando a sfiorare il muro delle due ore. Stremato, si è fatto attendere durante la cerimonia di premiazione: la disidratazione non gli consentiva di completare fino in fondo il test antidoping. Domani l'unico giorno di riposo e il torneo di golf: il Mondiale riprende giovedì a Pozzolo di Villaga.

ROSSETTO

 

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