I motociclisti impegnati nella più famosa gara dedicata ai motocicli che hanno fatto storia. Hanno viaggiato per dodici ore lungo 340 chilometri
Piazza dei Signori per le eleganti "signore" della Milano-Taranto. La città ha accolto nel salotto di famiglia la carovana della rievocazione storica della più importante, lunga e difficile corsa motociclistica al termine della prima delle sei frazioni della gara. Una cornice suggestiva e aristocratica ha dato il benvenuto ai centauri che hanno viaggiato ininterrottamente per quasi dodici ore prima di vedere la bandierina a scacchi.
«Dopo la Mille Miglia un altro grande evento legato al mondi dei motori ha reso omaggio a Vicenza», ha sottolineato l´assessore, rimarcando lo stretto legame che bielle e pistoni hanno con la provincia berica. Dalla Laverda alla Ceccato, dalla Peripoli alla Wilier numerose sono le aziende vicentine che nel dopoguerra hanno contribuito a mettere in moto l´Italia e a farla viaggiare alla velocità delle nazioni più progredite. Il primo a passare sotto la bandierina a scacchi, poco dopo le 11, è stato Massimo Nocent, portacolori del Circolo Veneto auto moto d´epoca di Bassano, in sella ad un Guzzino di appena 65 cc. Vincitore di classe nelle ultime edizioni della Mi-Ta, Nocent punta a riconfermarsi leader delle "piccoline" anche se dovrà fare i conti con il monegasco Gianni Mostosi, in gara con un Cucciolo Ducati.
Pur fiaccato dalla notte e dal caldo, Nocent non ha perso la sua verve e ha trovato il modo di presentare Vicenza ai compagni di sfida e di sottolineanre la bontà del baccalà che la "Confraternita" ha offerto a tutti. L´on. Luciano Righi ha consegnato un riconoscimento a Claudia Sabatini, rappresentante del Veteran Moto club S. Martino di S. Martino in Colle (Perugia) organizzatore della manifestazione, per aver scelto Vicenza.
L´arrivo è stato curato in maniera impeccabile da Emiliano Barban, presidente provinciale della Fmi. «Non è stato facile coordinare gli ultimi chilometri della tappa e i controlli di Recoaro, Montebello e Montecchio Maggiore - ha spiegato Barban - ma ho trovato collaborazione e disponibilità nei soci dei motoclub berici che mi hanno affiancato in questi mesi. Il loro lavoro è stato determinante». E la soddisfazione è stata ancor più grande quando hanno fatto il loro ingresso nello slargo 130 bambini di "Educamp" il centro estivo organizzato dal Coni, per una lezione di sport diversa da tutte le altre. Agitando le bandierine tricolori, hanno salutato festosamente i motociclisti mentre con gli occhi spalancati dallo stupore non finivano più di ammirare le vecchie moto. Dalle Saturno della Gilera ai Falconi della Guzzi, dagli Scrambler della Ducati alle Ala d´oro dell´Aermacchi, passando per le Mondial, le Parilla, le Laverda, le Triumph, le Matchless, in piazza dei Signori è transitata la storia del motociclismo.Applausi per il più piccolo della compagnia, il cremonese Gabriele Goldaniga - 14 anni e grinta da vendere in sella alla sua Italjet Baby 50cc, stupito di tanto interesse - e ricordi a valanga per Nino Castellani, 84 anni, vincitore della categoria fino a 75cc nel 1952 con la Laverda, di nuovo in sella come ai bei tempi. E per rimanere agli ultraottantenni, anche l´emiliano Italo Ferri e il pugliese Cosimo Vaccarelli hanno stupito tutti per la freschezza con la quale hanno concluso l´impegnativa prova. Anche quest´anno mamma Carla ha guidato i figli Edoardo e Giacomo Dal Prà nella notte mentre papà Davide chiudeva la fila. I quattro marosticensi sono in gara con altrettante Mondial e puntano ai posti alti della classifica.
Per nulla provato dalla cavalcata, il presidente degli industriali del raggruppamento di Valdagno, Beppe Fortuna, ieri pomeriggio anzichè concedersi il meritato riposo ha partecipato ad una riunione della Giunta di Assoindustria. Temprato dalla "Dakar", Fortuna affronta le tappe con leggerezza sfidando nella lotta contro il cronometro l´amico Guido Borghin e il fratello Daniele, al via con una Vespa.
Il caltranese Giuseppe Bonaguro corre con l´orecchio fisso al rumore della sua Guzzi 500 del 1938, una delle più vecchie della compagnia mentre il bassanese Zanollo, vincitore nel 2008 si gode i cavalli della sua Triumph Bonneville.
Molte le moto rare: dalla Iso Diva dello psichiatra Roberto Bortolon alla Matchless G3L di Giacomo Nocent alla performante Morini 3 1/2 dello scledense Edo Simonato. Preziosa la Vespa faro basso di Ricky Piato e identica all´originale la Guzzi Gtv 500 cc del 1936 di Franco Scremin.
Gran lavoro, ieri pomeriggio nei piazzale degli alberghi, per i meccanici. Le "vecchie signore" hanno bisogno di cure amorevoli. Molte, nella notte, hanno cominciato a "bolsire" e la strada per Taranto è ancora lunga. Stamane alle 8 da Campo Marzio scatterà la seconda tappa. Arrivo alle 18 a Firenze dopo 350 chilometri. In mezzo i passi della Calla e della Consuma. I motori non avranno solo sete di benzina. I rabbocchi d´olio s´annunciano generosi.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 3 luglio 2012