CORSA IN MONTAGNA. L´ultra trail partirà alla mezzanotte di venerdì. Già 300 gli iscritti alla durissima prova con traguardo a Valdagno. I primi arriveranno dopo 12 ore
Non per superuomini. Ma semplicemente per gente tosta. Per chi ama i limiti da superare, oltre i fatidici 42 km della maratona. Signori, dopo l´edizione zero, in cui venti runner l´estate scorsa provarono il tracciato, l´edizione uno della Trans d´Havet ultra trail è ai blocchi di partenza.
L´appuntamento. La notte tra venerdì e sabato. Dove? Sugli 80 chilometri con 5.500 metri di dislivello positivo del logico tracciato che attraversa tutto l´arco delle Prealpi Vicentine Occidentali. Sono 300 i concorrenti già iscritti, provenienti da 40 province e 10 regioni d´Italia, pronti a dare battaglia. Altri settanta si cimenteranno sulla prova di metà percorso in partenza il sabato mattina alle ore 9 dal ristoro "Magna e Bevi" di Pian delle Fugazze. Cinquanta miglia delle Piccole Dolomiti, recita il sottotitolo, ed è effettivamente una traversata da percorrere a piedi tutta d´un fiato che non darà un attimo di tregua.

Gli organizzatori. La gara è firmata dall´Ultrabericus Team; l´organizzazione generale e la gestione degli ottanta chilometri del percorso sono tutte sulle spalle del Gruppo Sportivo Alpini di Vicenza e dei volontari dell´Associazione Nazionale Alpini, la partenza da Piovene sarà gestita dal gruppo Puro Sport Culture, la logistica della base gara e dell´arrivo a Valdagno saranno curati da Polisportiva Valdagno.
Il tracciato. La partenza è prevista da Piovene Rocchette alle ore 0.00 di sabato 28 (in pratica il venerdì sera), da lì i concorrenti saliranno al monte Summano, scenderanno per il sentiero delle greste fino al Colletto di Velo, risaliranno il monte Novegno fino alla cima del Rione, scenderanno di nuovo fino al colletto di Posina, attreverseranno la cresta del monte Alba per giungere a passo Xomo. Si percorrerà quindi la strada delle 52 gallerie del Pasubio, fino al rifugio Papa, per scendere lungo la strada degli Eroi fino al passo Pian delle Fugazze, chiudendo così con quaranta chilometri la prima metà di gara.
I concorrenti ripartiranno con la salita alla selletta di Nord ovest, sotto la cima del Cornetto, per planare poi sui pascoli di malga Boffetal e al passo di Campogrosso. Inizierà quindi la salita più dura di tutta la gara, quella che per il boale Fondi porterà all´omonima bocchetta e quindi dopo il traverso per bocchetta Mosca al rifugio Fraccaroli, punto più elevato della gara. Seguiranno la discesa al rifugio Scalorbi e quindi il lungo tratto caratterizzato da brevi saliscendi e tratti in falsopiano che porterà alla cima di Marana. A quel punto solo una ripida picchiata verso il Zovo di Castelvecchio ed una successiva dolce discesa attraverso le contrade Mecceneri, Biceghi, Rocchi, Giani e Figigola separeranno i concorrenti dall´agognato traguardo di Valdagno. L´arrivo dei primi è previsto in tarda mattinata, per la maggioranza del gruppo nel pomeriggio, mentre gli ultimi avranno tempo fino alle 23 di sabato per completare il percorso.
I titoli in palio. La gara assegna i titoli di campione italiano ultra trail I.U.T.A. media distanza, nonchè è prova del grand prix ultra trail. La prova è inoltre candidata ad ospitare i mondiali I.A.U. di specialità nel 2014.
Tutti i favoriti. Occhio a Stefano Ruzza, già campione italiano sulla lunga distanza, i nazionali Fabio Granzotto e Filippo Canetta e il gardenese Christian Insam, già quinto alla Lavaredo Ultra Trail, giocano in casa Filippo Dal Maso, terzo all´Ultrabericus, e Franco Manzardo vincitore della 100 e Lode, sarà inoltre interessante vedere in azione anche i due nazionali della cento chilometri su strada Daniele Palladino e Daniele Giusti. Tra le donne le nazionali Annemarie Gross, Giuliana Arrigoni e Francesca Canepa, la rivelazione emergente dell´anno Maria Chiara Parigi e la vicentina Cristina Zantedeschi.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 25 luglio 2012







