IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 26 Gennaio 2010
IL PROGETTO. Il sindaco di Borso lancia l’idea di una grande manifestazione promozionale per il 2020
Il Grappa pronto ad ospitare le Olimpiadi di volo libero
«Un’area dalle caratteristiche eccezionali che attira ogni anno migliaia di piloti e appassionati da ogni parte del mondo»
Il Monte Grappa come sede delle Olimpiadi di volo libero. Non è la sparata del giorno ma la precisa richiesta avanzata dal Comune di Borso del Grappa per ospitare fra dieci anni il massimo evento mondiale, nell’eventualità che sia assegnata all’Italia l’organizzazione dell’evento olimpico del 2020 e che Venezia e il Veneto la spuntino sulla concorrenza romana.
Igino Fabbian, sindaco del Comune pedemontano, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Coni, alla Federazione italiana volo libero, alla Regione e alla Provincia di Treviso per presentare ufficialmente la candidatura del Monte Grappa ad ospitare le gare di deltaplano e di parapendio.
Il volo libero non è ancora considerato disciplina olimpica, ma potrebbe diventarlo nei prossimi dieci anni. In ogni caso, quello che Borso propone è di ospitare una grande manifestazione promozionale dedicata al volo libero quale sport dimostrativo in vista di un suo futuro inserimento nell'ambito delle discipline olimpiche. Una prospettiva destinata a coinvolgere direttamente tutta la Pedemontana, compresa la parte vicentina del Monte Grappa e quindi un po’ tutto il Bassanese.
Non dimentichiamo che proprio la nos tra area ospita uno dei più importanti meeting di volo libero a livello internazionale. Una manifestazione che richiama ogni anno sulle propaggini meridionali del Monte Grappa centinaia di piloti da ogni parte del mondo.
«Borso - scrive il sindaco Igino Fabbian - è adagiato ad un’altitudine di 279 metri sulle pendici di quel Monte Grappa che fu teatro della Prima guerra mondiale, della quale nel 2018 ricorrerà il centenario della fine. Sono numerose le iniziative programmate a vario livello per celebrare questo grande evento della storia nazionale e la nostra area sarà coinvolta direttamente».«Borso - prosegue Fabbian - si trova al centro di un contesto geografico e storico che offre oggi opportunità turistiche e sportive insperate fino a trent’anni fa. Grazie alle ottime condizioni climatiche e ad una combinazione di correnti termiche ascensionali molto rara, proprio nel nostro territorio si è diffuso e affermato lo sport del volo libero. Il nostro scenario naturale è diventato sede ideale per competizioni di parapendio e deltaplano di livello internazionale e attira atleti provenienti da oltre trenta Paesi di ogni parte del mondo, con una media di trentamila voli annui. Abituali frequentatori dei nostri cieli sono appassionati che giungono da tutta Europa ma anche da Stati Uniti, Russia e Giappone. Non è un azzardo affermare, insomma, che Borso è la capitale del volo libero in Europa e una delle località di vertice a livello mondiale».
«Pur sapendo che il volo libero non è contemplato tra le discipline olimpiche vere e proprie - conclude il sindaco di Borso - sono altresì consapevole del successo di tale attività sportiva e della sua continua espansione. Su tali basi desidero pertanto proporre l’inserimento del volo libero quale sport dimostrativo, nell’eventualità dell’auspicata assegnazione all’Italia delle Olimpiadi del 2020».